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Come una bestia feroce di Edward Bunker

In tutta la produzione letteraria di Edward Bunker è facile ritrovare le tracce di un taglio autobiografico, di uno che il crimine lo ha vissuto sulla sua pelle.

Uno che da ragazzino viene mandato in riformatorio e, neanche maggiorenne, viene sbattuto in una cella dalla quale uscirà soltanto a 42 anni, ne ha di cose da raccontare.

Come una bestia feroce, primo romanzo di Bunker, è un salto nel mondo feroce.

Leggendolo si vivono in prima persona le vicende di un criminale che si muove in un girone infernale alla costante ricerca di un posto nel mondo. Quella narrata è infatti una storia abitata da personaggi ai margini.

Tossici, madri di famiglia senza un quattrino, proprietari di nightclub ed ex-detenuti in cerca di un futuro migliore.

Max Dembo, il poco di buono protagonista del libro, dopo 8 anni di cella viene rilasciato e torna in libertà. Libertà vigilata.

Ha deciso di rifarsi una vita, un lavoro onesto e una famiglia avendo con sé solo un vestito fuori moda, delle vecchie scarpe, le bolle ai piedi e pochi dollari.

Il mondo che trova fuori è quello che aveva lasciato 8 anni prima: uomini e donne, scarti della società, che vivono costantemente alla giornata e, molto spesso, attraverso espedienti poco tollerati dalla Legge.

Facile ricaderci dentro. Difficile riuscirne come se nulla fosse.

Ma stiamo parlando di gente per la quale, beccarsi in petto un proiettile sparato da un poliziotto, potrebbe anche essere una liberazione.


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