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Il Bibliomotocarro: simbolo di cittadinanza attiva

Questa è la storia di un maestro in pensione che, nel 1999, prende una decisone che cambierà per sempre la sua vita: fare qualcosa per richiamare l'attenzione sul fenomeno, sempre più diffuso, che vede i giovani allontanarsi dalla lettura.

Ai tempi, e ancora oggi, il maestro era infatti inorridito dalla possibilità concreta che l'Italia potesse mutare in un paese di non lettori.

Ma come fare? Cosa inventarsi? Come diffondere il messaggio tra i tanti ragazzini che spesso vivono in zone dove non ci sono biblioteche e librerie?

Antonio La Cava, questo il nome del protagonista di questa storia, ha una folgorazione: prendere una vecchia ape-car, rimetterla a nuovo e modificarla per poi farla diventare una biblioteca mobile da far girare tra le strade della sua Basilicata.

Nasce così il progetto "Bibliomotocarro" che, con il suo carico di circa 700 libri, da oltre 20 anni porta il suo messaggio di cultura e bellezza in giro per la Penisola.

Il maestro La Cava e il suo mezzo, hanno cominciato girando tra i paesini e le contrade della Basilicata, allargando via via il proprio raggio d'azione. Con il tempo, la fama del Bibliomotocarro è diventata tale da essere richiesto anche in molte città del centro e del nord Italia.

Convinto che il libro sia un simbolo democratico da contrapporre alla diffusa percezione del contrario, in tutti questi anni il maestro ha percorso circa 200 mila chilometri a bordo del suo Bibliomotocarro, divenendo simbolo concreto di cittadinanza attiva.

Tutti i libri portati in giro dal Bibliomotocarro sono disponibili per essere dati in prestito gratuitamente ai bambini.

Molto spesso, è lo stesso maestro Antonio ad intrattenere i più piccoli illustrando il contenuto di un libro di particolare interesse.

Nel 2018, tutta questa dedizione e questi sforzi, hanno portato il Presidente della Repubblica a decidere di assegnare ad Antonio La Cava il titolo di commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana "per l'impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della cultura".

Alle soglie degli 80 anni il maestro non demorde perché in lui arde ancora forte ciò che esternò qualche anno fa durante un'intervista: "è con la lettura che si formano gli uomini di domani".





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